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  • Immagine del redattoreFinnovationsrl

INNOVACULTURA

L’obiettivo generale del progetto è quello di contribuire alla crescita e all’innovazione, anche in ottica di sostenibilità ambientale, del settore culturale e creativo e degli Istituti e luoghi della cultura lombardi, comparto chiave per lo sviluppo sociale ed economico del territorio lombardo e del Paese. Affinché questo processo di trasformazione possa essere agevolato, risulta di fondamentale importanza incentivare e facilitare le collaborazioni tra gli istituti e luoghi della cultura e le imprese culturali e creative (di seguito ICC) portatrici di innovazione. In tale contesto Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia hanno dato vita all’iniziativa InnovaCultura, un nuovo strumento che vuole supportare gli istituti e i luoghi della cultura nel percorso di ripensamento delle proprie attività e del proprio funzionamento, sostenendo parallelamente il mondo delle imprese culturali e creative.

L’intervento finanzia progetti innovativi in ambito culturale realizzati da partenariati costituiti da ICC e:

  • raccolte museali/musei riconosciuti,

  • sistemi museali riconosciuti;

  • ecomusei riconosciuti;

  • biblioteche e sistemi bibliotecari riconosciuti;

  • archivi;

  • siti UNESCO;

  • complessi monumentali non statali;

  • aree e parchi archeologici non statali.


Contributo a fondo perduto:

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto nella misura massima del 70% del costo totale del progetto.

I progetti dovranno avere un valore minimo di 50.000,00 euro, ridotto a 30.000,00 euro per i progetti presentati in partenariato con ecomusei riconosciuti, archivi, biblioteche e sistemi bibliotecari riconosciuti.

Il contributo massimo concedibile non potrà superare la somma di 200.000,00 euro


Destinatari:

Possono presentare domanda di contributo le micro, piccole e medie imprese lombarde in forma singola o in partenariato, operanti nel settore culturale e creativo, che comprende attività:

i) culturali “core”: arti visive, arti performative, patrimonio culturale;

ii) culturali: editoria (comprese le sue declinazioni multimediali), musica, radio-televisione, cinema, videogiochi e imprese del settore digitale;

iii) creative: architettura, design e pubblicità/comunicazione; che attivino accordi di progetto con almeno un istituto o luogo della cultura (raccolte museali/musei riconosciuti, sistemi museali riconosciuti, ecomusei riconosciuti, biblioteche e sistemi bibliotecari riconosciuti, archivi, siti UNESCO, complessi monumentali non statali, aree e parchi archeologici non statali).


Progetti ammessi:

Sono finanziabili progetti innovativi in ambito culturale che riguardino i seguenti interventi:


  • soluzioni innovative e nuove tecnologie abilitanti per la fruizione dei beni culturali on site, in chiave interattiva, esperienziale e multisensoriale;

  • strumenti e soluzioni tecnologiche per facilitare la catalogazione, la digitalizzazione1 del patrimonio culturale, che ne consentano una gestione più efficiente ed efficace;

  • strumenti e soluzioni innovative per la valorizzazione delle risorse culturali digitali;

  • strumenti e servizi che favoriscano l’inclusione e l'accessibilità dei visitatori vulnerabili e soggetti fragili agli istituti e luoghi della cultura;

  • processi e soluzioni per promuovere il coinvolgimento attivo della comunità locale e delle scuole nel processo di creazione, cura e fruizione dei beni culturali;

  • strumenti e soluzioni con approccio “omnichannel” per la diversificazione e l'efficientamento dei canali di promozione, marketing e vendita degli istituti e luoghi della cultura e il raggiungimento di nuovi fruitori;

  • strumenti e soluzioni per l’efficientamento della gestione amministrativa, operativa e del personale, in grado di integrarsi nelle infrastrutture degli istituti e luoghi della cultura.


Spese ammesse: 

Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:


  1. spese di personale che sviluppa il prodotto o servizio;

  2. spese per l’acquisizione di servizi svolti anche sotto forma di collaborazioni, fino ad un massimo del 40% del valore progettuale;

  3. acquisto di strumenti e attrezzature funzionali al progetto (compreso il trasporto, l’installazione e il montaggio), fino ad un massimo del 30% del valore progettuale.

  4. costi per la presentazione di fidejussione (da presentare in caso di richiesta dell’erogazione dell’anticipazione). Tali costi sono ammissibili per ogni impresa partner di progetto nell’importo massimo del 2% del costo complessivo dell’intervento realizzato.

  5. costi indiretti forfettari nella misura del 7% dei costi diretti per ciascun partner (art. 54 lett. a del Regolamento 1060/2021).






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